Di seguito la lettera di fra Vittorio Casalino,
responsabile beni culturali Cappuccini:
responsabile beni culturali Cappuccini:
Le statuine in oggetto sono conservate presso il Santuario della Madonna delle Grazie di Voltri, noto anche come San Nicolò, dedicato alla Madonna delle Grazie situato all'interno della Villa Brignole Sale Duchessa di Galliera.
L’ intervento di restauro del gruppo di sculture lignee costituenti il Presepe del Santuario di Nostra Signora delle Grazie in Genova Voltri, costituito, nel dettaglio, di 54 manichini vestiti con un cavallo, tre angeli, un asino, un bue ,una capra riferibili alla scuola Genovese. Diciotto manichini e cinque cavalli sono invece ascrivibili alla scuola Napoletana.
Questo gruppo, tra i numerosi presepi che nel XIX secolo richiamavano fedeli e cultori della tradizione, costituiva certamente una delle più suggestive tappe della rituale visita natalizia. Le prime notizie relative all'esistenza di queste statuine, nel convento dei Padri Cappuccini di San Nicolò di Voltri, risalgono al 1741, quando già vengono citate negli inventari storici.
Le opere oggetto di restauro nel loro insieme rappresentano, pur nella loro eterogeneità, un unicum poichè già dal XIX secolo vengono esposte al pubblico sotto forma di presepe così come si trovano ancora oggi.
Il restauro si rende auspicabile a seguito della constatazione, in data 12 Luglio 2011, di precarie condizioni conservative. Si tratta di manufatti che costituiscono importanti e rare testimonianze della tradizione presepiale in Liguria, anche in considerazione del loro legame con la fondamentale personalità di Maria Brignole-SaleDe Ferrari (Duchessa di Galliera). Numerose sculture, riferibili alla produzione Genovese del XVIII secolo e all'ambito napoletano dei Seicento, rivelano inoltre una elevata qualità esecutiva, purtroppo molto sminuita dall'attuale situazione conservativa.
Le statuine, di cui una parte è attribuita a Pasquale Navone(1746-1791), uno dei più insigni artisti attivi nella produzione di statuine da presepe, se restaurate, potrebbero tornare ad essere valorizzate attraverso una esposizione delle stesse. Il presepe storico del Santuario, infatti, è notissimo agli abitanti del ponente genovese e non solo.
Questo gruppo, tra i numerosi presepi che nel XIX secolo richiamavano fedeli e cultori della tradizione, costituiva certamente una delle più suggestive tappe della rituale visita natalizia. Le prime notizie relative all'esistenza di queste statuine, nel convento dei Padri Cappuccini di San Nicolò di Voltri, risalgono al 1741, quando già vengono citate negli inventari storici.
Le opere oggetto di restauro nel loro insieme rappresentano, pur nella loro eterogeneità, un unicum poichè già dal XIX secolo vengono esposte al pubblico sotto forma di presepe così come si trovano ancora oggi.
Il restauro si rende auspicabile a seguito della constatazione, in data 12 Luglio 2011, di precarie condizioni conservative. Si tratta di manufatti che costituiscono importanti e rare testimonianze della tradizione presepiale in Liguria, anche in considerazione del loro legame con la fondamentale personalità di Maria Brignole-SaleDe Ferrari (Duchessa di Galliera). Numerose sculture, riferibili alla produzione Genovese del XVIII secolo e all'ambito napoletano dei Seicento, rivelano inoltre una elevata qualità esecutiva, purtroppo molto sminuita dall'attuale situazione conservativa.
Le statuine, di cui una parte è attribuita a Pasquale Navone(1746-1791), uno dei più insigni artisti attivi nella produzione di statuine da presepe, se restaurate, potrebbero tornare ad essere valorizzate attraverso una esposizione delle stesse. Il presepe storico del Santuario, infatti, è notissimo agli abitanti del ponente genovese e non solo.
DI SEGUITO LA SCHEDA PREPARATA DALLA SCUOLA DI RESTAURO:
Stato di conservazione:Le statuine di scuola genovese sono realizzate in forma di manichini di legno snodati, fatta eccezione per le figure degli angeli che sono interamente intagliate; quelle di scuola napoletana hanno la struttura in canapa e filo di ferro. Tutte le tipologie di statuine presentano volti e mani intagliati e dipinti con occhi nella maggior parte dei casi in pasta vitrea. Si nota un pesante attacco di insetti infestanti che hanno attaccato sia la materia lignea che i tessuti. Le statuine sono state oggetto nel tempo di numerosi interventi di “restauro” che hanno interessato sia il supporto ligneo che le vesti. Le basi in buona parte sono state rifatte sulla falsariga delle originali ma con un intaglio meno morbido; anche le calzature, a volte direttamente avvitate alle basi sottostanti, sembrano in parte di più recente fattura e sono spesso ridipinte. Nei volti e nelle braccia sono presenti in modo diffuso piccoli sollevamenti e cadute di colore, oltre ad uno strato di sporco di deposito più concentrato nelle rientranze degli intagli e sugli occhi di vetro. Si evidenzia inoltre la presenza di numerose ridipinture come pure quella di vernici alterate e disomogenee che hanno scurito notevolmente la cromia. Le mani mancano a volte di diverse porzioni di dita e in alcuni casi sono state sostituite. Risultano inoltre mancanti intere porzioni di intaglio. Le statue del presepe risultano abbigliate in maniera molto accurata in funzione dello status sociale del personaggio. Gli indumenti sono stati realizzati con numerose tipologie di tessuto, quindi si ritrovano sia tessuti semplici (in cotone, lana e seta), che pregevoli tessuti operati settecenteschi; inoltre sono ricchi di pizzi, merletti e galloni a decorare e rifinire i pezzi. Le vesti, non tutte originali, presentano uno spesso strato di sporco di deposito, numerosi strappi, lacune, consunzioni sia in trama che in ordito, abrasioni e rimaneggiamenti eseguiti nel corso del tempo; sono in parte scuciti e presentano fori (probabilmente dovuti ad un attacco da parte di insetti), alcuni hanno delle porzioni di tessuto totalmente mancanti o separate dall’insieme (soprattutto per quanto riguarda le maniche); le camicie e le sottovesti in lino e cotone presentano aloni ed ingiallimenti. Particolarmente precario è lo stato conservativo dei manufatti in seta. Ogni abito ha perduto la sua forma originaria a causa di un appiattimento dei volumi.
Per poter eseguire un intervento di disinfestazione mirato si prevede un monitoraggio in loco; quello entomologico avrà come obiettivo l’individuazione delle tipologie di insetti infestanti. Il monitoraggio microclimatico sarà finalizzato alla verifica delle variazioni di umidità relativa e temperatura all’interno dell’area espositiva. La disinfestazione delle statuine lignee e dei relativi abiti si presenta come primo e necessario intervento di restauro;sarà eseguito per anossia. Si ipotizza di conservare il più possibile le statuine come sono giunte a noi per quanto riguarda le vesti, ma anche, nell’ottica di una migliore fruizione dei manichini e della loro movimentazione, di sostituire alcuni snodi lacunosi e di rifare alcuni intagli ex novo nella specie legnosa dell’originale, di rimuovere vernici alterate e ridipinture grossolane, di pulire, rimettere in forma, consolidare, ricucire le vesti.
Il restauro sarà seguito dal Dott. Gianluca Zanelli della Soprintendenza ai Beni Artistici Storici ed Etnoantropologici della Liguria.
L’intervento di restauro è stato finanziato al 50% dalla Compagnia San Paolo di Torino nell’ambito della Campagna “Tesori Sacri”. Sarebbe auspicabile riuscire a trovare il rimanente 50% adottando” una o parte di una statuina contribuendo con la quota (o parte della quota) come da elenco a seguire:
54 statuine di ambito genovese € 450,00 cad.
18 statuine di scuola napoletana € 350,00 cad.
6 cavalli € 300,00 cad.
3 angeli € 300,00 cad.
asino, bue, capra € 350,00
Il costo di ogni statuina è comprensivo di IVA 22%, assicurazione, analisi della specie legnosa, monitoraggio termoigrometrico e da infestazione entomologica dell’ambiente .
Elenco statuine: Madonna San Giuseppe 3 Re Magi 5 mendicanti 6 popolane 4 donne anziane 6 donne giovani 9 armigeri 7 viandanti 1 donna incinta 4 popolani 2 giovinetti 2 paggetti neri 6 uomini giovani 3 mori a cavallo 3 soldati 2 soldati mongoli a cavallo 1 uomo anziano 2 servitori 1 dignitario con spada 1 arrotino 2 paggetti 3 angeli 1 asino 1 bue 1 capra 1 cavallo.
Chi avesse piacere ... può visitare il sito della scuola di restauro:
http://www.restauroscuolepie.com/